È notizia delle ultime ore e ormai sembra esserci poco da fare: l’invasione di Rafah è in corso. Ventiquattro ore fa l’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione dei quartieri di Al-Salam, Al-Jeneina, Tabet Ziraa e Al-Byouk, collocati nella parte orientale della città di Rafah. L’ordine è di dirigersi nella “zona umanitaria” di Al-Mawasi, località costiera di Gaza (vedi sotto mappa ISPI). Questa mattina l’esercito israeliano ha attraversato il valico di Kerem Shalom, iniziando a colpire l’area orientale della periferia della città. Intanto, la 410° brigata israeliana ha preso il controllo del valico di Rafah, unico in grado di far affluire gli aiuti umanitari nella Striscia, mentre la Brigata Givati ha preso il controllo della strada di Salah a-Din. L’invasione di Rafah è in corso.
In questo momento sono acquartierati nell’intera città centinaia di migliaia di profughi e, in totale, circa un milione e mezzo di palestinesi. La condizione umanitaria è sull’orlo della carestia e le morti collaterali si sommano crudamente alle 35.000 già provocate dai bombardamenti di Tsahal (esercito israeliano).
Alcune ore dopo la comunicazione dell’ordine di evacuazione dei civili gazawi, Hamas ha fatto sapere di aver accettato la proposta di cessazione del conflitto formulata da Qatar ed Egitto. Ciononostante, Israele ha negato la presenza di una vera e propria accettazione, affermando inoltre che non è stato raggiunto alcun accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani.
La situazione nella Striscia di Gaza si presenta drammatica e catastrofica: la popolazione palestinese sta per essere oggetto dell’ennesimo, truculento martirio ad opera dello Stato di Israele. Il Governo di Benjamin Netanyahu, minato sin dalle fondamenta dall’eterogeneità della coalizione d’emergenza, e destabilizzato dalle incursioni estremiste di Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, è stolidamente persuaso che l’unica conclusione del conflitto sia la “vittoria totale”.
La vittoria totale si sta apparecchiando in queste ore, e si compirà ai danni della popolazione palestinese. L’invasione di Rafah è in corso, ma l’Occidente sprofonda ancora nella sua infingardaggine.
Per approfondire:
– “Hamas accetta l’accordo, ma Israele bombarda Rafah e prende il controllo del valico: almeno 8 morti“, Massimo Lomonaco su ANSA;
– “Per gli israeliani il futuro dei palestinesi è nel Sinai“, Hilal Khashan su Limes;
– “Hamas accetta la proposta di cessate-il-fuoco, Rafah in bilico“, Mattia Serra su ISPI.